Fino al prossimo 4 settembre 2016 sarà possibile immergersi nelle atmosfere de “Il Grande Gatsby” e dei ruggenti anni Venti visitando presso il museo di moda e costume dell'americana Kent University la mostra “Flapper Style: 1920s Fashion”. Il termine “flapper” è diventato sinonimo di lussuria e decadenza dagli anni Venti in poi, ma anche di glamour se si guarda allo stile e alla moda di quella generazione di giovani donne che, dopo la fine della prima guerra mondiale, in pieno proibizionismo, con i loro capelli corti e i loro abiti ancor più corti per i costumi castigati dell'epoca e così scintillanti da rendere speciale ogni festa di quel decennio. Erano donne nuove, che volevano ribellarsi allo status di moglie e madre infrangendo ogni tabù dell'epoca, fumando e anche usando un linguaggio volutamente volgare per sentirsi libere e al pari degli uomini. Erano considerate donne perdute, in realtà ciò che volevano perdere e strapparsi di dosso erano solo i legacci della cosiddetta società civile per seguire e sperimentare nuove strade e nuovi modi di sentirsi donna. La mostra mira a dimostrare come le più glam di loro con i loro abiti così strutturati e in rilievo grazie a ricami sfavillanti non solo si ispiravano e ispirarono a loro volta movimenti come il Bauhaus e l'Art Deco, ma cambiarono il mondo della bellezza imponendo una nuova immagine e silhouette di donna, più sportiva, fresca e androgina come l'attrice Louise Brooks che è rimasta un'icona di questo stile così originale che ancora oggi affascina e ispira le collezioni di molti grandi nomi della moda.