Canone infinito, come una composizione musicale che si scandisce in melodie circolari.
Il titolo del brano di Lorenzo Senni, soundtrack del progetto, diventa evocativo delle atmosfere dell’intera collezione, di un racconto che segue i momenti di una lunga giornata, su una spiaggia deserta, costruito in un intenso lavoro corale da Massimo Giorgetti con Francesco Nazardo, i No Text Azienda e lo stesso Senni.
Canone infinito, come la luce abbagliante del sole che di ora in ora si fa più dolce, poi lascia spazio alle notte e si riaccende al mattino, ripetendo la sua danza in un moto ostinato e perpetuo. Infinito come l’orizzonte, dove il mare si congiunge con il cielo.
Le fotografie di Stephen Milner, dalla serie Spiritual Good Time, ispirano i codici estetici: stile 90s, ragazzi in tuta da surf e capelli ossigenati, tra onde azzurre e tramonti infuocati.
Arancio intenso e albicocca, nero assoluto e blu inchiostro, giallo, verde e un tocco di fluo; la palette sembra riprendere le tinte sature impresse sugli scatti in pellicola del fotografo, spezzata da toni tenui di bianco oyster, sabbia e glicine.
I lavaggi artisanal e le stampe acquerello ricordano i pattern liquidi della luce riflessa sull’acqua increspata; le tinture solarizzate, quasi un nuovo tie dye, creano effetti sorprendenti sui capi, come fossero lasciati a stingere sotto il calore del sole.
Come nuvole cromatiche, i capi melange in fettucce di cotone intrecciato ricreano texture organiche, ruvide e tridimensionali.
I vestiti bagnati si incollano addosso, sulla pelle c’è l’odore del sale.
Ovunque spuntano elementi che incarnano una fantasia sottomarina.
Piccoli squali diventano disegni laserati insieme a fantasie paisley, si incrociano in motivi tribali sulle maglie sportive e i leggings in lycra, sulle camicie e i bermuda in popeline o in cotone jacquard. Sulla maglieria e sulle camicie appaiono granchi o conchiglie “punk” costellate di piercing, sui filati mohair appaiono sirene effetto stencil. Grandi pesci in toni sgargianti diventano intarsi sul knitwear scucito, effetto “unmade”, mentre le stampe bandana combinano i motivi classici con piccole conchiglie e sembrano pensate per un “underwater rave”, insieme a tute subacquee in tessuto tecnico seamless.
I dettagli attingono dal mondo nautico: ganci metallici su maglie a righe, solini sulle spalle delle felpe oversize, felpe sand in bouclé a taglio vivo indossate con pantaloni da marinaio, casacche in canvas di cotone, vecchie uniformi trasportate nel futuro.
Su giravolte armoniche, tra bagliori fluidi, i ragazzi MSGM vivono un sogno sospeso. Come una generazione cast away su un’isola nascosta fuori dal tempo e dallo spazio, là dove la natura è selvaggia, sui beat ipnotici di Senni le esperienze sono intense, amplificate, come in estasi psichedeliche.
© MSGM
PH: Stephen Milner
FONT: Camera Nazionale della Moda