"Una silhouette, sagome che appaiono e si impongono sempre più all'immaginazione.
Gli schizzi fissano questo lavoro della mente, ma non come una composizione statica: no, sono silhouette in movimento". Christian Dior
"Ho voluto guardare all'archivio, alla purezza degli inizi della casa, al suo impulso originale. Ho guardato alle collezioni iniziali e mi sono concentrato sull'architettura, prendendo questi elementi e trasformandoli quasi istintivamente in modo maschile per la vita di oggi, mantenendo sempre la joie de vivre nel cuore dell'abbigliamento di Christian Dior". Kim Jones
Una mattina d'inverno a Parigi sul ponte Alexandre III... mentre la luce cambia, emergono silhouette in movimento che riflettono i colori del cielo e lo scorrere del tempo, della storia di Christian Dior, sia della casa e dell'uomo che di Kim Jones, Direttore Artistico delle Collezioni Uomo Dior.
I look riflettono il movimento del tempo e il continuum degli stilisti che fanno da ponte tra il passato, il presente e il futuro della maison; passando dal femminile al maschile, dalla femme fleur all'homme fleur, una storia vivente sempre in movimento e un omaggio al patrimonio. Il profumo del mughetto riempie l'aria, un ponte simbolico e senza tempo tra natura e cultura, amore e fortuna tanto amato da Dior.
Il 12 febbraio 1947, Christian Dior presentò la sua collezione di debutto e il suo new look cambiò la moda per sempre. In questa stagione, e nell'anno del 75° anniversario della maison, Kim Jones si impegna nella conversazione e nell'associazione definitiva, con quella di Christian Dior stesso.
Qui, le storie dei due uomini si intrecciano: dalla gradazione dei grigi e dei pastelli all'incontro della sartoria maschile britannica con quella del tailleur francese dell'Haute Couture nella nuova silhouette da bar maschile… “sbozzata”.
Tutto è unificato dal savoir-faire senza tempo degli atelier francesi; dall'esuberanza dei ricami d'archivio impiegati con lussuosa insouciance in modi sorprendenti, allo sportswear contemporaneo e ai materiali tecnici presi in prestito dall'outerwear, utilizzati in modo inaspettatamente formale ed elegante.
In tutto c'è un mix senza sforzo di utilità, formale e informale, una storia portata in vita per un'esistenza facile e contemporanea, senza mai perdere di vista la sua essenziale joie de vivre.
Segni e simboli personali di Dior proliferano in tutta la collezione: la stella, la rosa, il cannage, il leopardo, il mughetto e la catena collegano il passato al presente, soprattutto attraverso i gioielli.
Qui, il bracciale a catena di diamanti e smeraldi di Victoire De Castellane si unisce alle stravaganze di Yoon Ahn in un nuovo approccio decorativo per l'uomo.
Questa straordinaria accessorizzazione continua nelle scarpe Derby ingioiellate, in contrasto con i più utilitaristici sandali Dior by Birkenstock, una nuova collaborazione per questa stagione. Anche le borse esplorano la tensione tra il pratico e l'ornamentale per gli uomini; la Saddle Bag è affiancata da una nuova corolle tote Dior così come da una Clutch verticale più strutturata, mentre giocosità e precisione si coronano nella modisteria di Stephen Jones nella sua rielaborazione di Doris Beret per gli uomini.
È appropriato che Stephen Jones celebri anche un anniversario significativo per quest'anno: 25 anni come designer di cappelli della casa. Anche Jones è un'ulteriore incarnazione di questo continuum: un legame tra passato, presente e futuro di Dior.