Stéphane Rolland decostruisce per esprimere un nuovo equilibrio, pieno di reminiscenze. Rimodella e ridimensiona.
Sì, il movimento rivela chi siamo. La voluttà è di stagione per questa nuova collezione estiva.
L'espressionismo astratto del giovane pittore italo-spagnolo Viani è fonte di ispirazione.
Ogni look si diffonde generosamente in tuniche e caftani ariosi.
Ricco minimalismo.
Le maniche accarezzano il pavimento, immense cappe drappeggiate e veli sulla testa aggiungono un po' di mistero, un po' di protezione. Arioso quanto impressionante, lo chiffon scivola e si muove su abiti toga drappeggiati.
Trame metalliche alleggeriscono le lunghe giacche da mare.
Vestita con un mantello rovesciato o una tunica aperta, la donna ci volta le spalle per esporla meglio.
Una giacca sartoriale dai toni solari sfrega con una giacca tibetana in camoscio ricamato, avvolta come una coperta su un corpo. Le gonne sono fluide e trasparenti, leggere come l'aria.
Pantaloni e tute extra-large scolpite in gazar di lana bianca definiscono un nuovo equilibrio.
Una stabilità.
Le curve sono declinate in sculture di sassi, dal modo in cui sono costruiti gli abiti ai ricami o ai gioielli rivestiti di pelle.
Questi gioielli sono realizzati con pietre gigantesche; preziose come smeraldi, acquemarine, topazi e citrini in cristallo soffiato e cesellato da Théophile Caille, il vetraio francese della fiamma.
Uno stile, una donna, uno spirito. Libero.
© Stéphane Rolland