Un po’ angelo, un po’ demone, popola boschi irreali, sognanti e sognati, vissuti in una dimensione che va oltre la vita reale. Sogna per vivere. E’ la giovanissima abitante del pianeta Gattinoni, un’adolescente, senza limiti né timori, vive un’esasperata leggerezza, esuberante, dissacrante. E’ il sogno la sua arma vitale. Linee severe, ampie e morbide, in contrasto fra di loro. Trecce, croci e triangoli che prendono forma nei ricami, nelle lavorazioni, come sacri trofei di un sapere perduto nel tempo ma finalmente ritrovato. Guillermo Mariotto, direttore creativo della maison Gattinoni, per la prossima primavera estate, reinventa il“Sogno di una notte di mezza estate”, di shakespeariana memoria, in un immaginifico giardino contemporaneo. Un colorato Eden, dove l’alta moda si fonde con la realtà, regno onirico di adolescenti ma anche di giovani, che si rincorrono giocando sulle note della Fata confetto dello Schiaccianoci di Pëtr Il'ič Čajkovskij. “La mia donna ritorna misteriosamente alla sua adolescenza -dichiara Mariotto- Vive una nuova esistenza e una nuova giovinezza. Più spensierata, più libera come la new couture che scende dai tacchi ma non rinuncia ai rituali tipici dell’alta moda. Iperbole sartoriale”. Abiti, a tratti surreali, ispirati al sogno-sonno fisico e trascendente. E come in un dipinto di Pablo Picasso, ecco volti che si deformano nel sogno con velette ricamate a filo che trasformano e scompongono il viso. Mariotto trasforma il classico pigiama a righe in un capolavoro d’alta moda in organza di seta con quattromilaottocento punti smock dall’effetto matelassè. Il designer di casa Gattinoni, si ispira alle nuvole riproducendone la consistenza soffice e il volume con lavorazioni di alta sartoria, creando trame e orditi, attraverso una sofisticata ricerca dell’antica tecnica dei punti smock internazionali, soprattutto italiani, inglesi e nordamericani. Camicie over in organza, dallo sparato rubato al guardaroba maschile con effetto matelassè, si indossano su gonne dalle pieghe severe, unite tra loro da piccoli fiocchi di tessuto con effetto origami.“Per questa collezione ho voluto giocare sui colori – sottolinea ancora Mariotto – Rosa nelle sue diverse nuances, azzurro polvere, verde salvia, grigio perla, lampone, bianco e nero. Tonalità confortanti e rassicuranti, che avvolgono, coprono, drappeggiano, vestono le mie fantasie”. Come un dipinto di Pierre Auguste Renoir. Ecco voli di coloratissime farfalle e libellule sulla maxi t-shirt che diventa un minidress. Poi, caftani di charmeuse dipinti a mano, raffigurano un paradiso terrestre colmo di rose, gelsomini e papaveri, quasi una natura rigenerata. Abiti come vestaglie da camera in azzurro polvere, illuminati da cristalli e madreperle, giochi di applicazioni, dettagli e plissé. Tulle in seta e organza satinata per i lunghi abiti che raccontano le costellazioni, sono un tripudio di micro cristalli trasparenti a forma di piccole stelle. Colli giganti lavorati, che accarezzano il volto di giovani donne in un’eterna stanza dei balocchi, dove il tempo è scandito da un carillon. Ma i sogni non raccontano sempre fiabe, così, dalla leggerezza del tulle, le nuvole diventano nere, come il piccolo chiodo in piume di gallo, struzzo e pernice, indossato su culotte, omaggio alla pop-star Beyoncè, contemporanea deità che ama lo stile Gattinoni.
E come in un Sabbah, il sogno diventa incubo e da incubo ritorna sogno, riprendono vita preziosi abiti neri dai tratti distintivi della couture della Maison. Rivivono una second life alla maniera di Guillermo Mariotto. L’incubo Couture ha preziosi ricami in rafia e micro black boule, e accompagnato dalle note di Marilyn Manson e dei Goblin, irrompe sulla passerella della cinquecentesca dimora di San Pio V, sede attuale della prestigiosa Link Campus University. Ritorna il sogno, l’adolescente si risveglia nell’Eden proprio sotto l’albero scultura dell’artista Guido Borghi. Diventa sposa, indossa un abito bianco a balze plissè realizzate con pregiatissime retine giapponesi e ricami di fiori. A volte predilige un castigato camice quasi monacale. E quando l’acme è raggiunto non rinuncia al trionfo delle lavorazioni del punto smock a degradare dal micro al gigante sull’ampia gonna, che parte dal corpino di mikado ricamato. Continua la liaison tra la maison Gattinoni e l’orafo Gianni de Benedittis, designer del brand futuroRemoto, che ha realizzato in esclusiva bracciali in oro con longilinee libellule, esili rami intrecciati con piccoli fiori e insetti, anelli farfalla in argento con battiti d’ali che si muovono nell’aria. Ma le adolescenti che popolano l’Eden Gattinoni prediligono gli auricolari in oro, per ascoltare se stesse durante il giorno e la notte il loro cuore. Magico incanto.