Il prossimo 29 agosto il re del pop avrebbe compiuto sessant' anni, mentre l'anno prossimo ricorrono già i dieci anni dalla scomparsa. Anniversari che sono lo spunto per una mostra in corso a Londra, alla National Portrait Gallery: intitolata «Michael Jackson: “Off the Wall”, esplora l'influenza e l'ispirazione fornita dall'artista americano all'arte contemporanea.
Jackson infatti, oltre ad aver infranto ogni record per dischi venduti e riconoscimenti conquistati, è diventato la figura più rappresentata nell' arte del XX/XXI secolo e la mostra londinese è una carrellata caleidoscopica e affascinante su come il volto e il corpo di quella stella della musica continui a brillare così potentemente.
Il suo impatto sull'immaginario popolare è sempre molto forte. Dalla musica alla videoarte, dalla danza alla moda, non c' è campo che Jackson non abbia segnato per sempre col suo passaggio, con quel suo stile inimitabile e imitatissimo. Jackson aveva sviluppato la propria definita iconografia: il guanto bianco, il cappello inclinato, i mocassini lucidi.
Era attentissimo all' immagine, uno dei primi a fare di se stesso un brand visivo. E così il legame di Jackson col mondo del fashion rimane uno dei più particolari: non a caso Hugo Boss, la grande casa di moda tedesca, è sponsor della mostra perchè Michael Jackson ha influenzato in maniera incomparabile non solo la scena musicale ma anche il mondo della moda con i suoi completi,
i calzini colorati o glitter, i guanti con borchie e strass, mocassini, giubbotti, giacche di pelle come quella sulla cover dell'album “Bad” o l'abito bianco del video “Smooth Criminal” in cui esegue il suo leggendario passo di danza con inclinazione a 45 gradi.
Michael Jackson incide ancora moltissimo sullo stile contemporaneo perchè :non era uno che seguiva una tendenza, ma la creava e come amava dire Coco Chanel, “la moda passa, lo stile resta”. Per questo, Michael Jackson resterà per sempre.